L’ACCORATO TENTATIVO DI ABIURA DI UN MEDICO OMEOPATA

Domani si terrà a Parma il 10* Congresso Nazionale di Omeopatia Veterinaria SIOV.

Da anni l’ Associazione scientifica e culturale SIOV offre corsi formativi di eccellenza per medici veterinari. Fa parte delle Scuole Fiamo, circuito delle società scientifiche riconosciute dal Ministero della Salute.

Riporto qui di seguito un simpatico articolo del Dr. Magnetti. Aggiungo solamente che i rimedi omeopatici veterinari sono farmaci a tutti gli effetti regolamentati dalla legge sul farmaco 193.2006 e che l’uso dell’omeopatia è atto medico sancito dal codice deontologico veterinario.

(Fonte: http://blog-appuntamento-con-l-omeopatia.it/laccorato-tentativo-di-abiura-di-un-medico-omeopata/)

abiura s. f. [der. di abiurare]. – Rinuncia libera e perpetua, sotto la fede del giuramento, a cose, persone o idee, alle quali prima si era aderito: fare formale a. dei proprî errori; in partic., ritrattazione giurata mediante la quale si rinuncia per sempre a una dottrina fino a quel momento praticata, riconoscendola erronea ed eretica: l’a. di un’eresia, di uno scisma, o a un’eresia, a uno scisma. Per estens., rinuncia a un credo politico, ritrattazione delle ideologie o abbandono dei principî precedentemente professati, e sim.

Non sono ancora riuscito a trovare il tempo per finire la Recherche di Proust ma l’ho trovato per leggere il libro sull’Omeopatia del virologo Prof. Roberto Burioni, che un collega amico mi ha imprestato, prendendosi cura ecumenicamente della mia redenzione scientifica.

Lo so, è un compito arduo per il mio amico. Da quasi 40 anni curo i miei pazienti preferibilemente con l’omeopatia, lavoro in uno storico Istituto che per 90 anni ha avuto un ospedale omeopatico con 28 posti letto e curato migliaia di persone a Torino e non è facile per me rinnegare 40 anni di vita e di esperienze, ma, dopo la lettura delle innumerevoli metafore del testo di Burioni, ho pensato che se lui, persona di grande spessore scientifico, ha preso una simile posizione verso l’omeopatia, qualcosa di vero ci deve essere. Forse tutti quei pazienti li abbiamo sempre presi in giro. Le migliaia di guarigioni che abbiamo avuto con i farmaci omeopatici sono avvenute solo grazie all’effetto placebo.

Mi rimane però ancora qualche dubbio che neanche la metafora del paracadute nel libro mi ha chiarito.

Professor Burioni, scusi, mi rivolgo direttamente a lei in quanto autore del libro e del sapere assoluto e quindi non democratico.

Prima di abiurare definitivamente e tornare nella schiera dei medici che usano le sole cure efficaci e sicure mi deve aiutare a chiarire alcuni aspetti oscuri.

Continuo a non capire certe dinamiche.

Sicuramente sono io che sono poco perspicace.

Continuo a non capire, per esempio, perchè talvolta, per certe patologie, quando prescrivo il farmaco convenzionale (non sottraendo così a cure efficaci e sicure il paziente) non si verifica alcun miglioramento e poi, solo grazie all’effetto placebo, con il rimedio omeopatico il paziente guarisce.

Sono io che sono troppo convincente e incanto i serpenti o è il farmaco convenzionale, la cura efficace e sicura, che non agisce correttamente?

Per esempio, professore, quando un Natale di qualche anno fa il Sig. Walter B. di 35 anni, affranto, mi venne a trovare raccontandomi che gli avevano programmato una splenectomia per un Morbo di Werlhof, che, trattato per un anno nel più importante centro di ematologia del Nord Ovest, con forti dosi di terapie convenzionali non aveva avuto nessuna remissione ed ora erano costretti ad asportargli la milza sana per permettergli di sopravvivere. Il morbo di Werlhof o porpora trombocitopenica idiopatica, lei lo se benissimo, è una malattia autoimmunitaria di cui non sono note le cause. E’ caratterizzata dalla produzione di autoanticorpi contro le piastrine. Il che significa che l’organismo non riconosce come proprie le sue piastrine e le aggredisce producendo contro di esse anticorpi. Se non vi è una risposta adeguata alla terapia o se si verificano ricadute si può decidere la splenectomia (asportazione della milza, l’organo che normalmente distrugge le cellule del sangue vecchie o danneggiate) che consente la remissione della malattia nella metà circa dei casi.

Il sig. Walter mi chiese di provare a suggestionarlo con le gocce di acqua fresca o con lo zucchero a 2000 euro al kg (per la sua milza non badava a spese) visto che avevo già guarito molte persone della sua famiglia. La forza della suggestione! Avevo 1 mese di tempo prima che finisse sotto i ferri del chirurgo. Gli feci una lunga visita omeopatica, quella che lei riconosce essere una qualità a nostro favore (non tutto è da buttare) e non avendo più a disposizione la sfera di cristallo ho usato il mio computer che adotta un programma, che quasi tutti gli omeopati suggestionatori del mondo usano , con una banca dati enorme che mi ha aiutato a scegliere la terapia più personalizzata. Ho prescritto un farmaco che si ricava da un veleno di serpente in dose omeopatica dicendogli: proviamo per 1 mese, se qualcosa migliora continuiamo altrimenti lei andrà a farsi operare perchè prima di tutto c’è la sua vita.

Dopo 15 gg sento bussare alla porta dell’ambulatorio mentre stavo visitando, era lui raggiante con un emocromo in mano. In netto miglioramente. Piastrine risalite considerevolmente. Gli dico non si esalti possono essere dei miglioramenti transitori. Rimaniamo con i piedi ben piantati per terra. Trentacinque anni di clinica mi hanno insegnato la prudenza. Sono contento ma aspettiamo altri 15 gg.

Dopo 15 giorni presentando i risultati ematologici definitivi, totalmente normalizzati, al chirurgo questo lo rimandò a casa e non lo volle più operare.

Ancora oggi il sig. Walter, che non ha avuto mai più recidive, dopo 10 anni dal fatto mi ringrazia ancora per avergli salvato la milza e avergli ridato la salute. In fondo è stato anche un bel risparmio per la sanità pubblica tra terapia e intervento chirurgico evitato, non ne conviene Professore?

In questo caso, Professor Burioni, sono stato un ciarlatano e con la sola forza della suggestione ho sottratto il paziente a cure efficaci e sicure? Confesso di averlo fatto migliaia di volte sottraendo i pazienti a cure efficaci e sicure. Però sono stato fortunato , sono guariti quasi tutti.

Io sono sinceramente contrito per i miei errori del passato e vorrei davvero dirigermi verso la verità, verso la scienza non democratica, la vera scienza, ma mi rimangono ancora altri dubbi che , la prego, Professore, dall’alto della sua conoscenza, deve ancora chiarirmi.

Perchè il vincitore del Premio Nobel per la Medicina nel 1993, dott. Richard J.Roberts, in una intervista sul quotidiano “La Vanguardia”, denuncia il modo in cui operano le grandi industrie farmaceutiche nel sistema capitalistico, anteponendo i benefici economici alla salute e rallentando lo sviluppo scientifico nella cura delle malattie perché guarire non è fruttuoso?

Richard J. Roberts spiega al giornalista:
Le industrie farmaceutiche spesso non sono tanto interessate a curare Lei ma piuttosto a toglierle denaro, così la ricerca, immediatamente è deviata verso la scoperta di medicine che non curano completamente, ma che mantengono la malattia cronica e Le fanno sperimentare un miglioramento che scompare quando smette di assumere il farmaco.”

È un’accusa grave… dice il giornalista e Roberts risponde:
È normale che le farmaceutiche siano interessate in linee di ricerca non per curare ma per convertire solamente in affezioni croniche con medicinali cronicizzanti molto più redditizi rispetto a quelli che curano del tutto e definitivamente. E non avrebbe altro che seguire le analisi finanziarie dell’industria farmaceutica e verificherà ciò che Le dico.

Professor Burioni come mi posso fidare di queste notizie? Anche i premi Nobel delirano?

Eppoi mi dicono che su Medline ci sono tanti lavori che attestano che la seconda causa di morte al mondo sono le CURE EFFICACI E SICURE a cui, noi, miseri omeopati irredenti, sottraiamo i pazienti. Cosa posso controbattere quando mi criticano per questo? Mi consigli una metafora, la prego.

Anche gli Ordini dei Medici mi hanno sconcertato. Dicono che l’omeopatia non serve a nulla ma:

1) proprio gli Ordini dei Medici hanno istituito dei Registri ufficiali con i professionisti che si occupano di Omeopatia e MnC in genere,

2) proprio nel Codice Deontologico dei Medici si trova un Articolo (n.15) che recita testualmente “Il medico può prescrivere e adottare, sotto la sua diretta responsabilità, sistemi e metodi di prevenzione, diagnosi e cura non convenzionali […]”.

Anche la legge italiana si mette di mezzo alla mia conversione

il MEDICINALE OMEOPATICO è farmaco a tutti gli effetti PER LEGGE (D.l.vo 219/2006 recepimento di Direttive EU); ben 2 Regolamenti CE recepiti dall’Italia (834/2007 e 889/2008) per la Zootecnia e l’Agricoltura biologica sollecitano PER LEGGE l’utilizzo dell’Omeopatia in allevamenti e colture biologiche destinati all’alimentazione umana;

L’Accordo Stato-Regioni delega a istituti privati con adeguati requisiti, la formazione dei Medici in Omeopatia e MnC;

l’Organizzazione Mondiale della Sanitàannovera tra gli obiettivi prioritari “l’implementazione di politiche governative a favore dell’integrazione di TM (Traditional Medicine) e MNC all’interno dei sistemi sanitari nazionali, lo sviluppo della ricerca a garanzia della sicurezza, dell’efficacia e della qualità dei trattamenti, una più stretta collaborazione tra medicina ortodossa e non convenzionale, e il perseguimento di maggiore equità nell’accesso alle terapie alternative“;

il Parlamento Europeo, in seduta plenaria (2006), approva e sostiene le “MNC per la promozione della salute dei cittadini europei”;

sul sito dell’American Institute of Homeopathy Homeopathy Research Evidence Base si raccolgono circa 6000 evidenze sull’omeopatia, mentre su PubMed, la principale banca dati internazionale medico-scientifica, vi sono ad oggi oltre 6000 articoli sull’omeopatia; alcuni di questi si trovano anche nel database tutto italiano, dove risultano pubblicati e indicizzati:

95 revisioni sistematiche qualitative

25 revisioni sistematiche quantitative con metanalisi

243 RCTs (studi randomizzati controllati)

96 studi di Ricerca in Agro-Omeopatia

148 studi di Ricerca Fisico-Chimica

208 studi di Ricerca di Base (pre-clinica)

123 studi osservazionali.

106 studi di Ricerca Veterinaria

Come faccio a negare e non vedere tutte queste evidenze. Forse sono allucinazioni visive? Mi consigli il suo oculista, mi farò visitare al più presto e mi farò correggere le lenti. Le voglio come le sue, Professore.

Professore sono confuso mi aiuti lei, ma non solo con delle metafore, vorrei dei fatti, dei lavori scientifici attendibili, non solo quelle che cita nel suo libro e cioè la metanalisi di Shang (Lancet, 2005), perchè è roba d’antiquariato, già ampiamente contestata all’epoca dei fatti come inaffidabile da uno dei massimi esperti di ricerca scientifica, totalmente estraneo all’omeopatia e il cosiddetto Report Australiano per il quale i manipolatori dei dati sono stati indagati per “falso scientifico” dal tribunale locale e il lavoro non fu mai pubblicato su alcuna banca dati scientifica, se non dai giornali .

Ne va della mia conversione. Deve essere comprensivo con una pecorella smarrita e dubbiosa. Lo so, lei non ha mai praticato la clinica perchè è abituato a confrontarsi con altre realtà più elevate, le rarefatte atmosfere dei laboratori del San Raffaele, centro di eccellenza non come noi che siamo qui nel fango della malattia umanamente vissuta con tutti i dubbi e i risultati incerti che comporta.

Diceva Eistein che la mente è come il paracadute (quella del paracadute è una metafora a lei cara) se non si apre non funziona.

Lei mi deve accompagnare ad aprirla.

La ringrazio per l’attenzione e aspetto con ansia le sue risposte, ho già pronta la penna per firmare la mia abiura.

PS. lo so, mi scusi, sono un poco noioso e pedante ma ho ancora una domanda da farle, un pura curiosità. Lei Professore, che si dice faccia parte della massoneria e che ha contatti importanti mi illumini. Laprofessoressa Lucietta Betti, che lavora all’Università di Bologna e da 20 anni pubblica lavori sugli effetti dei farmaci omeopatici sui vegetali, facendo , per esempio, germinare in metà tempo i semi di frumento con l’acqua fresca omeopatica rispetto ad un gruppo di controllo, mi dica, visto che qui non si può parlare di effetto placebo, usa la magia, vero? Supponevo da tempo che la Prof Betti fosse una strega, una “strega scelta” visti i risultati che ottiene, è daccordo?

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