Diciamoci la verità (per modo di dire)

Alcune settimane fa ero in stazione.
Arrivo trafelato prima delle 8, imbacuccato nel paltò (versione moderna).
Vista l’ora, salgo le scale mobili con l’elettroencefalogramma da sopravvivenza.
Al piano superiore vengo accolto da una serie di multischermi che servono per la pubblicità , credo si chiami pubblicità dinamica per il fatto che dopo una manciata di secondi le immagini cambiano manifestando una sorta di pattern ridondante che dura tutta la giornata e più.
Un mantra del marketing.
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Guardo le immagini. Senza i filtri necessari che iniziano di norma verso le 9-9,30 del mattino. Per dire.
Guardo le immagini e il messaggio passa diritto in quelle zone del cervello deputate alle emozioni.
Guardo. Gli schermi sono in tutta la hall. Stesso messaggio che passa ripetitivamente.
Geniale.
Davvero geniale.
Messaggio semplice. Una frase ovvia: nessuno potrà obbiettare: il gatto non è un leone.
Lo sanno anche i bambini. E’ ovvio, è evidente: il gatto non è un leone.
Arriva dritto, il messaggio, senza passare dal via.
E non te lo dice un nutrizionista in camice bianco. Te lo dice un amico che prendendoti sotto braccio ti fa: “amico, diciamoci la verità: il gatto non è un leone, il cane non è un lupo. Diciamocelo, dai, è così”. Come quando sei al bar davanti ad una birra e ti dice: “diciamoci la verità, la Giovanna è proprio una bella figa, e la Juve vincerà lo scudetto anche quest’anno”.
Marketing geniale.
10 a 0.
Complimenti.
Non appena si riattiva il mononeurone del mattino, inizio a pensare a questi libri che ho letto tanti anni fa: Aldous Huxley, George Orwell. Il Mondo Nuovo, 1984… una letteratura fin troppo attuale. Megaschermi. Messaggi ovvi e ridondati, raccontanti dal tuo migliore amico.
E non basta. Mi tornano in mente delle foto del ventennio. “L’aratro traccia il solco”: scritte sui muri bianchi delle case.
Come fai a dire che non va bene. Come fai ad avere una opinione. L’aratro traccia il solco. Il gatto non è un leone.
Se solo avessero scritto “dio c’è”, avresti potuto dire che è una opinione.
Bravi.
Peccato che non esiste una verità.
Il problema è che lo sanno fin troppo bene.
diciamoci-la-verita-kp

6 risposte a “Diciamoci la verità (per modo di dire)

  1. Questo articolo è geniale! Complimenti davvero!
    Per il messaggio, per l’analisi, per il linguaggio. Insomma se non fosse che sei un medico avresti dovuto lavorare nel marketing! E se non l’hai scritto tu e te lo hanno scritto, faccio i complimenti a chi te lo ha scritto!

  2. Ho fatto fatica per strada a capire Cos fosse quella pubblicità. Poi ho capito. Meno male che secondo me il messaggio non e’ chiaro ed hanno pure scritto ” il leone si nutre di ciò che trova” Giusto! Le sue prede! Il logo e’ molto piccolo e non si vede. Per fortuna. Cmq il vostro spot e’ bellissimo! Se solo la gente leggesse gli ingredienti dei croccantini….

  3. A me fa pensare peccato che un azienda che investa cosi bene nella grafica non faccia almeno un prodotto migliore.
    Geniale l immagine complimenti a me veniva da rispondere” diciamoci la verità nemenno una mucca da macello!”

  4. Grazie a Dio…che esiste anche per i non umani….io sono stata e lo sono ancora a volte…..dislessica.Sono mancina,come,, Leonardo da Vinci,ma purtroppo non così geniale!Ma mi salvo spesso da questa Pubblicità demonicamente invasiva e subdola!Difendetevi…..Leggendo dalla parte giusta solo quello che volete leggere, e iniziate a scrivere e vivere dal lato opposto!

  5. Solo chi ha conosciuto i gatti di oggi, spesso costretti a vivere in appartamento, potrebbe cascare nella trappola di un messaggio come questo, che, dopo tutto, non è poi così chiaro e comprensibile, anzi secondo me si presta ad essere meditato e criticato da chiunque. Invece chi ha potuto osservare la vera natura di un gatto pensa che il gatto è proprio un leone di dimensioni più ridotte e basta! :-D

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