IBD and Lymphocytic Gastroenteritis: strategy to cure and interaction with early chemotherapeutic treatment – IBD e Gastroeneterite linfoplasmacellulare: strategia di cura omeopatica e possibili interazioni con trattamenti farmacologici in giovane età

slide presentazione

La commissione Congressuale dell ‘ECH 2018 Symposium a Sofia in Bulgaria, ha accettato il mio lavoro Preliminare sul trattamento omeopatico delle forme di IBD e Gastroenteriti linfoplasmacellulari.
Da alcuni anni vengono in visita diversi pazienti (ormai hanno superato il centinaio) con la condivisione della medesima diagnosi. durante la visita noto alcune analogie anamnestiche in una percentuale molto elevata di casi: sverminazioni precoci e ripetute – ad un mese di vita ed ogni 10-15 gg – (spesso effettuate senza reale bisogno clinico) , svezzamento e proseguimento con cibo industriale secco, eventuale vaccino a circa 6 settimane di vita. Dopo poche settimane molti cani condividevano positività alla giardia con diversi cicli di trattemento con diversi farmaci a più riprese fino a negativizzazione oppure no. Inoltre a molti cani veniva prescritta una dieta specifica gastro-enterica oppure ipoallergenica. iniziano così ad avere una sintomatoloigia gastroenterica di varia natura che viene trattata in diversi modi , spesso con cicli di antibiotici più o meno mirati, chi usa cicli di cortisone + gastroprotettore, chi prova con sverminazioni ripetute associate ad coadivanti della flora intestinale. Fino ad arrivare alla biopsia con la diagnosi di gastroeneterite linfoplasmacellulare (grado diverso e localizzazione diversa). La terapia che imposto è personalizzata e così anche la dieta (mai industriale). Con elevato successo clinico. Molti clienti ne possono essere testimoni.  Purtroppo noto che succede anche nei gatti, anche se in minor misura (credo che i felini abbiamo una diatesi prevalentemente diversa dai canidi sia per loro stile alimentare sia per il loro disegno comportamentale – guarda ad esempio come manifestano i segni di una pancreatite…) da ciò, sto deducendo che in realtà la GE linfoplasmacelluare possa essere di origine iatrogena (farmacologica/alimentare) in quanto i farmaci dati in un momento estremamente delicato per il sistema immunitario GE agiscano sul microbioma intestinale alterandolo a tal punto da generare una alterazione immunitaria. Infatti, dopo ogni trattamento terapeutico, il microbioma alterato non torna MAI ad essere quello iniziale, spesso con un peggioramento della variablità biologica delle popolazioni batteriche (quelle conosciute), tralasciando quella altra enorme entità (funghi, virus parassiti ect ect) che concorrono all’omeostasi del microbioma stesso e che tutt’ora non è indagata o indagabile.
Dr. David Bettio
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