Autore: Catherine O’Driscoll
Titolo: Shock al sistema!
Edizione: Impronte di Luce – Collana: amore in azione, vol. 2
Euro: 17,50
È uscito fresco di stampa, per i tipi di Impronte di Luce, Shock al sistema!, l’ultimo libro di Catherine O’Driscoll: una straordinaria guida che, partendo dalla dolente questione della necessità o meno di somministrare vaccini agli animali, si addentra nel sistema industriale, economico, medico e governativo che sta alla base dell’attuale modello di prevenzione e gestione della salute per cani, gatti e cavalli. L’autrice, esperta animalista, ha purtroppo sperimentato da vicino le conseguenze nefaste dell’ipervaccinazione sulla pelle dei suoi amici a quattro zampe.
La vaccinazione è prassi normale per i nostri animali domestici, si fa e basta, spesso senza tenere conto delle situazioni e della storia patologica del singolo paziente. Ma i vaccini contro le malattie più comuni (cimurro, epatite, parvovirus, parainfluenza, leptospirosi) sono veramente così efficaci e innocui?
L’opinione scientifica convenzionale ritiene che i vaccini abbiano eradicato le epidemie e vinto malattia e morte. Ma la loro sicurezza non è stata ancora dimostrata, e sconosciute sono le conseguenze a lungo termine, soprattutto nel caso degli animali da compagnia, per i quali è invalso l’uso del “richiamo annuale”, decretato superfluo e dannoso da numerosi studi in quanto, come per l’uomo, i vaccini veterinari di norma garantiscono l’immunità per tutta la vita. Da alcuni anni le associazioni veterinarie statunitensi stanno promuovendo nuovi protocolli vaccinali che non prevedono più i richiami annuali, ma le nuove informazioni stentano a tradursi in una nuova pratica.
Questo libro, fondato su precise analisi e inchieste internazionali, spiega come l’ipervaccinazione, unita all’alimentazione industriale di scarsa qualità e ai prodotti chimici (antiparassitari ecc.), esponga gli animali al rischio di gravi patologie fra cui disordini autoimmuni, cancro e perfino morte. Ma altrettanto deleteri sono lo stress e l’assimilazione di emozioni negative proprie dell’uomo, tanto è vero che l’autrice dedica alcuni capitoli alla gestione dell’emotività e a come individuarne le cause profonde in noi stessi.
«Io credo che sia possibile vivere nel mondo in modo tale che il nostro sistema immunitario combatta le sfide poste dalle malattie», afferma l’autrice «Possiamo farlo con la conoscenza dei nutrienti e modificando il modo in cui guardiamo il mondo.»
Di fronte a una scelta difficile come quella se vaccinare o meno il proprio animale e con quali tempi e modi, Shock al sistema! ha il merito di spiegare un tema critico in modo semplice ma approfondito, lasciando a ciascuno la libertà di fare delle scelte ragionate e opportune.
l’autrice quindi avrebbe serenamente vissuto in guinea, liberia, sierra leone(ebola) qualche mese fa confidando solo sul suo sistema immunitario, opponendosi alla ricerca di un potenziale vaccino ? affronterebbe serenamente una gravidanza oggi in Brasile(zika) , o rifiuterebbe per lei e suoi figli il vaccino antimeningococco o addirittura la profilassi antibiotica se un suo collega d’ufficio o compagno di classe morisse di meningite in Toscana?
Queste crociate antivaccini o antifarmaci ,che possono essere condivise qualora si tratti di vaccini per malattie “poco pericolose” es. influenza in cui la mortalità complessiva non è cambiata negli anni , rischiano di essere molto pericolose quando esposte ad un pubblico di incompetenti .La medicina è fatta di tantissime sfumature di grigio : qualcuno ricorda cos’era la parvo al momento della sua comparsa e cos’è adesso con il vaccino? qualcuno negli ultimi 20 anni con la vaccinazione(in questo caso si sovravaccinazione ) quasi a tappeto per il cimurro e l’epatite infettiva ne ha mai più visto casi ? (io personalmente in oltre 20 anni di professione due : 1992 e 2000 !!!) in soggetti guardacaso mai vaccinati .
le domande che pone dovrebbe farle direttamente all’autrice. personalmente sono stato in Africa e in Nepal senza fare vaccinazioni specifiche ne profilassi di altro genere. quando è nato mio figlio ho rifiutato l’antibiotico per la climatizzi, non è neppure vaccinato.
La dottoressa non fa una crociata contro le vaccinazioni ma contro le ipervaccinazioni che vengono costantemente perpetuate nonostante le linee guida del 2007.