Fonte: corriere.it
Libri come «Eating animals» di Foer mostrano il lato oscuro dell’industria agroalimentare
MILANO – Il 2010 potrebbe l’anno in cui essere vegetariani diventerà un fenomeno di massa. Dopo le scoperte di abusi negli allevamenti intensivi, dopo le continue denunce per la salmonella e altre malattie che rischia chi mangia animali male allevati. Dopo svariati choc culturali e infiniti esempi diffusi, qualcuno lo prevede davvero, almeno in America, Certo, dipende dalle masse. Fuori dal primo mondo, rinunciare a mangiare carne quando ce n’è pare difficile. In molte zone del primissimo mondo, specie i ghetti urbani; dove esistono solo supermercati poco sani e fast food e la carne è un modo veloce ed economico per nutrirsi. Altrove, tra gli occidentali precariamente benestanti, che si nutrono con cura e qualche ossessività, sta diventando, oltre che una scelta salutista, una nuova frontiera etica.
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