Epilessia canina

  • Introduzione e generalità

Sempre più spesso nella pratica clinica mi trovo di fronte a casi di convulsioni e forme epilettiche, sia nei cani che nei gatti. E dal confronto con colleghi che si occupano di animali d’allevamento, capisco che il problema non è solo di pertinenza degli animali da compagnia. La scelta di presentare un caso clinico parte proprio dalla considerazione che se l’epilessia non è un fenomeno emergente in Medicina Veterinaria, diventa sicuramente un evento con il quale sempre più frequentemente siamo obbligati a confrontarci. Ovviamente le considerazioni e i dati di un singolo caso clinico non forniscono, in linea generale, informazioni utili per l’applicabilità e l’operatività clinica, ne “fanno evidenza”. In poche parole, non possono essere usate come riferimento per la pratica. Questo è un concetto fondamentale per l’Omeopata che sa che la terapia che offre non è la cura della malattia in se, ma è la cura del malato. E ogni malato, nonostante la manifestazione morbosa condivisa o no da altri individui (malattia comune), sarà “individuato” in un rimedio, secondo la Legge della Similitudine. Da ciò si potrebbe ricavare la conclusione che solamente i dati derivati da casistiche cliniche possono essere uno dei fattori chiave per il miglioramento della nostra pratica clinica omeopatica. Ma lo studio e l’esposizione dei propri casi clinici non è così superflua, come ho forse lasciato intendere, perché da uno studio esplorativo si può ricavare un progetto più vasto che diventa un generatore di domande. L’esposizione di questo singolo caso clinico fa parte di una raccolta di molti casi di epilessia trattati con l’omeopatia unicista, il più delle volte riusciti, altre volte senza una vera e propria risoluzione delle convulsioni. Ma proprio dai dubbi e dalle domande sollevate in seguito alle riflessioni sui casi irrisolti ho spesso ricavato le informazioni per raffinare l’indagine omeopatica dei pazienti, per la comprensione dei sintomi e dei pazienti. L’Epilessia è un sindrome convulsiva complessa e difficile da trattare, sia omeopaticamente sia mediante la somministrazioni di farmaci tradizionali. In Medicina Veterinaria, tra le cause di questa sindrome si hanno fattori lesionali dell’encefalo, fattori genetici, patologie metaboliche o organiche responsabili più o meno direttamente delle crisi convulsive e un buon 50% di fattori eziologici sconosciuti. La sede delle manifestazioni convulsive può essere localizzata e circoscritta, oppure e più frequentemente, si assiste alle forme generalizzate. Se la comparsa è occasionale si preferisce non trattare l’animale, mentre se l’insorgenza è ricorrente si impiegano farmaci antiepilettici, somministrati quotidianamente. Esiste anche la comparsa di crisi legata ad eventi speciali, come durante gli stati febbrili, non necessariamente sempre elevati, o altre circostanze. Nei Repertori di uso comune, sia cartacei che informatici, si possono reperire molte informazioni sulle modalità delle convulsioni o di forme epilettiche. Le rubriche da con le quali si può confrontare il sintomo sono nelle Generalities, nel Mind e nelle Extremities. Ho notato come queste indicazioni sono molto utili, ma spesso la risoluzione del caso, nella mia esperienza, si è manifestata quando l’analisi ha sposto l’attenzione dalla patologia alla totalità dei sintomi e quindi al paziente nel suo insieme.

  • Segnalamento e anamnesi

Cane meticcio, maschio di 4 anni. E’ stato adottato all’età di 4 mesi da un canile locale dopo essere stato ricoverato per una forte forma gastroenterica riferibile a Parvovirosi per la quale sono state attuate tutte le cure necessarie secondo i classici trattamenti terapeutici della Medicina Ufficiale. Da quel momento furono notate delle crisi convulsive con frequenza mensile, ma non si hanno dati certi sull’inizio della loro comparsa, cioè se precedenti o conseguenti alla terapia effettuata per la gastroenterite. Dal punto di vista clinico è un animale sano. L’unica nota rilevante è la presenta di un ingrossamento dei linfonodi sottomandibolari che non sono ne caldi ne dolenti. L’esame emocromocitometrico rileva una neutrofilia, mentre le altre popolazioni cellulari leucocitarie sono nella norma. Dall’esame biochimico tutti i parametri sono nei range di normalità. La visita Neurologica non evidenzia alcun problema propriocettivo, ai nervi cranici e dei riflessi spinali e dell’esame oculare. Il referto dell’esame cardiologico (ECG e ecocardiografia) non mette in evidenza anomalie anatomiche, funzionali ed elettriche del cuore. Per queste motivazioni non viene consigliato un piano terapeutico per le crisi convulsive, finchè queste si mantengono con una frequenza mensile e della medesima intensità.

  • Diagnosi : Epilessia idiopatica da circa 3,5 anni, con frequenza mensile, caratterizzata da convulsioni senza perdita di coscienza.
  • Visita omeopatica

Mind

Si spaventa facilmente con tante cose: per strada è sempre vigile e attento. E’ un cane un po’ nervoso: attento a ciò che lo circonda, ha sempre paura di qualcosa. E’ nervoso, irrequieto, agitato, è all’erta, attento, non è certo tranquillo. E’ ipersensibile a tutti i rumori, ai rumori improvvisi, quando cade qualcosa. E’ molto sensibile ai rumori, si sveglia al minimo rumore a salta sul letto, appena mi muovo si alza. Ha molta paura dei temporali tanto che ci viene addosso. Ulula quando sente la sirena delle ambulanze. Con gli estranei subito ringhia, poi ha un atteggiamento sottomesso. E’ possessivo. Ha paura degli altri cani, ma cerca di coprirli. Ha paura di prendere l’ascensore. Se scendiamo con l’ascensore continua a lamentarsi. Ho provato a chiuderlo dentro in ascensore con me ma stando fermi e non ha nessuna manifestazione. Si lecca il pene quando è eccitato e quando gli fanno i complimenti, perde pipì quando si eccita per i complimenti, si lecca sempre. E’ socievole, se uno gli fa molti complimenti si emoziona e urina. Quando lo si maneggia, finge di aver dolore e urla.

Cibo

Appetito molto buono, mangia molto. Mangia carne, gli piace il cibo ben condito, salato, formaggi saporiti e salati. Gli piace molto il gelato. Non gli piacciono la frutta e la verdura, non va pazzo per i dolci, neanche per i carboidrati in generale. Aspetta che il cibo si raffreddi. Non beve mai.

Sonno

Sogna, si muove nel sonno, dorme con gli occhi aperti e li muove, tremori, dorme in macchina, ma si sveglia appena qualcuno se ne va dalla stanza.

Feci

In inverno sono generalmente ricoperte di muco. Ha episodi ciclici di diarrea con muco e raramente con sangue vivo, succede spesso di notte, sempre dopo aver mangiato carne, sia cotta che cruda.

Generalities

D’estate cerca l’ombra, non ama stare al sole. Migliora stando fuori all’aria aperta. E’ molto freddoloso, trema spesso anche quando non fa molto freddo, in inverno cerca sempre si stare su un panno o vicino alle fonti di calore, come il termosifone. Non sopporta la pioggia, cerca di stare in casa. Indossando la pettorina tossisce, gli da molto fastidio.

Convulsioni

Le crisi sono sempre uguali, prima è spaventato, poi perde l’equilibrio, non perde coscienza, le convulsioni sono generalizzate. Durano 10 minuti. Vomita schiuma alla fine della crisi, ma poi sta subito bene.

  • Repertorizzazione e scelta del rimedio

Nella scelta dei sintomi omeopatici vanno fatte alcune considerazione sulla ipersensibilità de cane. Molti “eventi esterni” sembrano infatti influenzare la sua vita, ma in modo particolare è un animale attento e sensibile ai rumori improvvisi, come possono essere oggetti che cadono, rumori effettuati dai proprietari movendosi durante il sonno e il rumore acustico delle sirene. Inoltre l’intensità della sua manifestazione durante il temporale, mi convince a prendere questo come sintomo omeopatico. Non prendo in esame, invece, altri sintomi come l’aggressività nei confronti di altri cani e l’iper-reattività alla manipolazione perché non sono ben modalizzati e di fatto non sappiamo se riflettono un aspetto caratteriale oppure se sono meccanismi mutuati dall’apprendimento, proprio come nel caso della risposta alle manipolazioni. Questi ultimi possono servire come sintomi di conferma nell’analisi differenziale del rimedio. A mio parere, un sintomo interessante è il lamento durante la discesa in ascensore. Come si vedrà, non compare nella scelta dei sintomi omeopatici perché la rubrica “MIND – ANXIETY – riding, while – down hill” contiene solamente due rimedi e ciò sposterebbe a vantaggio di questi il ventaglio dei rimedi candidati. Inoltre, considerando che i nostri animali da compagnia sono dei carnivori, è “strano” che ci sia un aggravamento costante dopo aver mangiato la carne. In fine, l’estrema ricerca di luoghi caldi con l’intensa freddolosità e la rimarcata assenza di sete sono sintomi che prendo in considerazione per la repertorizzazione.

1. SINTOMI GENERALI – Cibi e bevande – carne – aggr.
2. MENTE PAURA – temporale, del
3. MENTE – SENSIBILE – rumore, al -improvviso
4. BRIVIDO – FREDDOLOSITA’
5. STOMACO ASSENZA di sete

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Tra tutti i rimedi candidati che ho riportato nella griglia repertoriale, la cui maggioranza è rappresentata da poliresti, la curiosità è la presenza di Borax veneta.

Nelle Materie Mediche leggiamo: “Dread of downward motion in nearly all complaints. Great anxiety from downward motion; when laying the child down on a couch or in the crib, cries and clings to the nurse; when rocking, dancing, swinging; going down stairs, or rapidly down hill; horseback-riding ll; horseback-riding. Children awake suddenly, screaming and grasping side of cradle, without apparent cause. Aggravation. Downward motion; from sudden slight noises“.

Escalators and elevators especially, where they go down quickly, they get this feeling in their stomach, which produces a lot of fear“.

Nervous; anxious; fidgety, fickle. Fears downward motion. Starts or frightened at every noise or sudden noise; or at trifles. Irritable before stool, cheerful and happy after. Fear of thunder. Children awake, suddenly scream, hold the sides of cradle, without any apparent cause“.

  • Follow up: La prescrizione è di Borax veneta 30 CH e gocce dinamizzate 3 volte al giorno. Dall’inizio della terapia omeopatica sono passati 8 mesi, durante i quali non ci sono più verificate convulsioni. I proprietari, in modo indipendente, hanno sospeso la somministrazione del rimedio omeopatico dopo 40 giorni, confortati dal fatto che le crisi convulsive non si erano più manifestate con la frequenza abituale di 30 giorni.
  • Bibliografia
  1. Allen T.F., Encyclopedia of Pure Materia Medica.
  2. Boericke W., Pocket manual of Homepathic Materia Medica.
  3. Costini G., L’omeopatia nelle convulsioni, Scuola di Medicina Omeopatica di Verona, 2002.
  4. Ettinger S.J. e Feldman E.C., Trattato di Clinica Medica Veterinaria, Delfino Ed., 2000.
  5. Hahnemann C.F.S., Organon “Dell’Arte del guarire”. Cemon Ed., 1999.
  6. Moore J., Dog Diseases treated by Homoeopathy, B. Jain Publisher Pvt. Ltd., 1996.
  7. Morrison R., Manuale Guida ai sintomi chiave e di conferma, 1999.
  8. Nelson R. Couto G., Medicina interna del cane e del gatto, Ed. Vet., 1995.
  9. Sankaran R., L’anima dei rimedi, Salus Infirmorum, 1997.
  10. Vithoulkas G., La scienza dell’omeopatia, Ed. Cortina, Verona.